TRAIL 21 Km A COPPIE
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DISLIVELLO POSITIVO +1150 metri.
ALTITUDINE MINIMA 285 m.s.l.m. (Domodossola).
ALTITUDINE MASSIMA 1030 m.s.l.m. (nei pressi della località Alpe Lusentino).
SEGNAVIA LUNGO IL PERCORSO: Cartelli con frecce rosse su sfondo bianco; nastri biancorossi. In molti bivi e nei punti critici del percorso saranno comunque presenti dei volontari che indirizzeranno gli atleti.
CHILOMETRAGGIO: Cartelli indicatori dei chilometri dispari (1, 3, 5, 7, ecc.).
RISTORI LUNGO IL PERCORSO: Ai Km 4,5 - 9,5 - 14,5
TEMPO MASSIMO DI PERCORRENZA: 4:30 ore.
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GALLERIA FOTOGRAFICA MAPPA ALTIMETRIA
IL PERCORSO 2024
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1- Domodossola (Piazza Mercato) - Sacro Monte Calvario (dal Km 0 al Km 2)
Si parte dalla caratteristica Piazza Mercato, per immettersi in Via Rosmini e poi Via Matterella, alla cui fine si imbocca la Via Crucis che in salita, su strada lastricata, conduce alla Riserva Naturale del Sacro Monte Calvario (420 mslm nel punto più alto), patrimonio Unesco. Percorsa tutta la Via Crucis, si imbocca a sinistra l'ingresso del Sacro Monte. Si sale, per evidente strada lastricata, tra le ultime cappelle della Via Crucis sino al parco, ove si raggiungono i resti del Castello di Mattarella. Si entra quindi nel giardino e parco privato visibile solo agli atleti. Si scende infine verso la zona degli Orti, da cui si abbandona il Sacro Monte, uno dei luoghi più suggestivi che si incontrano sul percorso.
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N.B. L'ingresso ai giardini privati è consentito agli atleti solo il giorno della gara. Per coloro che volessero testare il percorso: dai resti del Castello di Mattarella ridiscendere all'ingresso del Sacro Monte Calvario, da qui raggiungere il parcheggio antistante e piegare a sinistra. Dopo una leggera discesa, proseguire dritti e salire a Crosiggia. Vedi il dettaglio al punto 2.
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2- Sacro Monte Calvario - Crosiggia - Anzuno - L’Arvoria - La Quana - La Tensa - Vallesone - Andosso (dal Km 2 al Km 9)
Usciti dagli orti del Sacro Monte Calvario si imbocca la salita per Crosiggia (402 mslm). Dal piazzale antistante il cimitero di Crosiggia si affronta uno dei più bei sentieri che caratterizzano il percorso, direzione frazione di Anzuno. Si alternano gradevoli falsopiani a erte e splendide mulattiere a gradoni, piccoli gioielli testimonianti la fatica fatta dai nostri avi. Il sentiero, a volte single track, a volte ampia mulattiera, finisce con un ultimo strappo al terrazzo prativo di Anzuno (551 mslm). Si svolta a sinistra, lasciando sulla destra l'antico Oratorio di Sant'Antonio (anno 1695) e si attraversa la caratteristica frazione di case in pietra, che conserva un antico torchio per la vinificazione (anno 1712). Alla fine della frazione, poco dopo un bel lavatoio in sasso (dove è previsto il primo punto di ristoro gestito dai volontari del “Centro Aiuti per l’Etiopia” di Verbania), sulla destra si erge un sentiero che consente di superare un pendio prativo, alla cui fine si sale ancora a destra. Dopo un ponticello si imbocca in piano una larga strada trattorabile. Al bivio col sentiero per Molini/Tappia si mantiene la destra. Si continua a percorrere la trattorabile, che con alcuni tornanti raggiunge in salita un bivio con barriera metallica verde (sulla destra) che per comodità chiameremo "Ponte Verde": qui si svolta a sinistra (direzione Lusentino). Dopo alcuni tornanti, sempre in salita, si piega decisamente a destra per un sentiero al cui imbocco vi è un paletto metallico bianco. Da qui si raggiunge, in falsopiano, l'alpe L'Arvoria, che consta di un primo nucleo ben mantenuto, poi un secondo nucleo abbandonato con belle baite in sasso, oltrepassate le quali, comincia la discesa che porta all’alpeggio "Ca du Chett", superato il quale si sbuca di nuovo sulla trattorabile. Da qui, a sinistra, si prosegue per un bel tratto in falsopiano, con passaggio in suggestiva pineta, infine in discesa sino ad incrociare il bivio che a destra conduce al bellissimo e caratteristico borgo de La Tensa (630 mslm). Il borgo viene attraversato prima in discesa con vista sui vigneti per poi attraversare il bellissimo nucleo di casette in pietra.
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Nel prato de “La Tensa” è posto il bivio che separa la 21 Km, che svolta a sinistra, dalla 11 Km che svolta a destra.
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Si ritorna sulla strada che conduce in breve alla frazione La Quana (603 mslm). La strada (direzione Vallesone) è sempre larga e ora diventa asfaltata, con alcuni brevi tratti iniziali di decisa pendenza. A differenza delle edizioni precedenti si raggiunge Vallesone (659 mslm), affascinante borgo con “colorate figure” di bimbi e animali che osserveranno discrete il passaggio degli atleti tra splendide le case in sasso, il lavatoio, il vecchio forno, la chiesetta. Giunti al bivio con la strada che sale all’Alpe Lusentino (piccolo parcheggio), si imbocca l’ampia trattorabile che, prima in discesa, poi in salita dopo aver superato un ruscello, raggiunge in breve un’altra perla tra le frazioni domesi: Andosso (641 mslm). Ad Andosso è previsto il secondo punto di ristoro gestito dal comitato del "Giir d'Andoss".
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3- Andosso – Alpe Prey – Alpe Santigogno – Alpe Lusentino - Prata - (dal Km 9 al Km 16,5)
Da Andosso si sale, dapprima per trattorabile, poi per sentiero, sino a raggiungere una prima baita isolata, superata la quale, si sbuca poco dopo negli ampi prati dell’ Alpe Prey che si presenta con una prima singola baita (circa 760 mslm), e si accomiata con un bel nucleo di baite in sasso (circa 820 mslm) da dove si diparte un’ampia trattorabile (trattorabile che, presa al contrario, è nota per salire da un tornante sopra Vallesone). La si segue prima in falsopiano, poi in discesa. Dopo una breve salita e un tornante, prima della discesa, cartelli con frecce indicano di salire a destra: si imbocca un sentiero tra boschi di faggi che in breve, e in salita, condurrà a un acquedotto (piccola costruzione in cemento), superato il quale si gode la bella faggeta, prima in falsopiano e poi in discesa. In questo tratto si incrociano, e a tratti si percorrono, due dei principali sentieri che salgono all’Alpe Lusentino. Accanto a un grande muro a secco parte un sentiero che dopo pochi metri sbuca in un ampio tagliafuoco forestale. Questo tratto è un bel falsopiano ed è assai suggestivo per la bellezza delle faggete che si attraverseranno. A circa metà di questo tagliafuoco si imbocca sulla destra il sentiero “storico” che sale all’Alpe Lusentino, tramite il quale si sbuca sulla strada provinciale. Si percorre un tratto di strada, un centinaio di metri dopo un tornante, sulla sinistra ecco le indicazioni per l’Alpe Santigogno. L’ampia trattorabile che si percorre in falsopiano consente di raggiungere il nucleo di baite della parte bassa dell’Alpe Santigogno (circa 950 mslm). Si attraversano in salita i prati dell’alpe con le sue belle baite, sino a raggiungere la provinciale che sale all’Alpe Lusentino. Dopo un solo tornante si piega a sinistra e si risalgono i primi pendii erbosi dell’Alpe Lusentino (1080 mslm), sino a raggiungere un bell’agglomerato di baite, da qui in falsopiano per sentiero e poi trattorabile si raggiunge l’ampia zona prativa di fronte al Luse Bar. Qui è posto l’arco gonfiabile che contrassegna il Gran Premio della Montagna “Domobianca 365”e qui si trova il terzo ristoro gestito dallo staff di Domobianca. Abbandonata l’alpe, si imbocca la storica ampia mulattiera che, attraversando magnifiche faggete e antichi piccoli alpeggi, scende sino alla frazione Prata (558 mslm) che si scorge dapprima dalla strada provinciale, poi da una bella trattorabile con vista su Domodossola e la sua piana.
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4- Prata – Vagna Sala - Vagna Asparedo – Croppo - Premone - Sacro Monte Calvario - Domodossola (dal Km 16,5 al Km 21)
Prata accoglie i podisti con una bella fontana e un bell’agglomerato di strette viuzze e vecchie case in pietra. Si passerà accanto alla chiesa, che si scorge a sinistra, e, sempre in discesa, prevalentemente su mulattiera e bel sentiero, spesso lastricato, si raggiunge la frazione di Vagna Sala. Esattamente dove finisce la discesa, non si prosegue dritti, ma si piega a destra, percorrendo il sentiero che, attraverso case ed un lavatoio, raggiunge la strada asfaltata. Da qui a destra, con breve salita, si arriva a Vagna Asparedo (478 mslm). Duecento metri di strada asfaltata conducono ad un grande spiazzo dove sorge una fontana (Croppo, 500 mslm). Dietro la fontana si imbocca un sentiero che, superata una casa, raggiunge con breve discesa una "forra". Essa si supera tramite un caratteristico ponticello di legno, oltrepassato il quale si deve risalire un minimo erto tratto di bella mulattiera lastricata. Una larga gradevole mulattiera nel bosco conduce al bivio della gippabile sterrata che sale al Motto. Al bivio non si sale, ma si scende a sinistra, seguendo la gippabile che raggiunge Premone (440 mslm) riconoscibile da uno spiazzo asfaltato con bella cappella (non ci si lasci ingannare dal cartello "Motto" che indica il confine dell'omonima frazione che resta più in alto). Si tralascia il sentiero che sale a destra al Motto, proseguendo dritti in piano (passando dinnanzi alla cappella), per un suggestivo sentiero che, tra ponticelli, staccionate in legno, prati e bei boschi, raggiunge una stradina asfaltata. Questa si abbandona quasi subito, piegando decisamente a sinistra per imboccare un altro bel sentiero, che in discesa raggiunge un bivio. Qui si prosegue a destra e, con dolce falsopiano, si giunge al parcheggio del Sacro Monte Calvario. Ora non resta che ripercorrere in discesa la Via Crucis, dove si incontra il cartello dell'ultimo chilometro, e infine i cinquecento metri di strada che conducono al traguardo di Piazza Mercato dove ci aspetta l'abbraccio del pubblico, un ricco ristoro, il Pasta Party, un bel massaggio tonificante e, soprattutto, l'intima profonda soddisfazione di aver corso e concluso un Trail che, grazie alla sua varietà di scenari, ha una bellezza impagabile.
GALLERIA FOTOGRAFICA
Luogo della partenza e dell'arrivo.
Condividere un emozione sotto la pioggia: lo spirito del Trail
Ultimo strappo prima di entrare al Sacro Monte Calvario
Passaggio dentro il Sacro Monte.
Passaggio accanto alle ultime Stazioni della Via Crucis
In alto a sinistra la Chiesa, al centro il parco privato e in basso a destra gli Orti, luoghi che saranno attraversati dagli atleti.
Sotto la pioggia tra i resti del Castello di Mattarella
Passaggio tra vigneti
Panorama dalla mulattiera; sullo sfondo la chiesa di Crosiggia.